Vayechi, Vayehi, o Vayhi (ebraico: וַיְחִי — tradotto in italiano: "e visse", incipit di questa parashah) dodicesima porzione settimanale della Torah (ebr. פָּרָשָׁה – parashah o anche parsha/parscià) nel ciclo annuale ebraico di letture bibliche dal Pentateuco e ultima nel Libro della Genesi. Rappresenta il passo Genesi 47:28-50:26, che gli ebrei leggono durante il dodicesimo Shabbat dopo Simchat Torah, generalmente in dicembre o gennaio.
Nel rotolo della Torah (ebraico: ספר תורה, Sefer Torah), la parashah si compone di circa 148 righe, con 4448 lettere ebraiche, 1158 parole ebraiche e 85 versetti.
Letture
Nella tradizionale lettura della Torah dello Shabbat, la parashah viene suddivisa in sette parti, o in ebraico עליות?, aliyot. Nel testo masoretico del Tanakh (Bibbia ebraica), la Parashah Vayechi ha 12 divisioni a "porzione aperta" (ebraico: פתוחה, petuchah) (circa equivalenti a paragrafi, spesso abbreviati con la lettera ebraica פ - peh, corrispondente alla lettera italiana "P"). La Parashah Vayechi non ha divisioni a "porzione chiusa" (ebraico: סתומה, setumah) (abbreviate con la lettera ebraica ס - samekh, circa equivalente alla lettera italiana "S") dentro le divisioni a porzione aperta (ebraico: פתוחה, petuchah). La prima porzione aperta (ebraico: פתוחה, petuchah) copre le prime tre letture (ebraico: עליות, aliyot). Altre dieci divisioni a porzione aperta (ebraico: פתוחה, petuchah) separano le benedizioni di Giacobbe ai suoi figli nella quinta e sesta lettura (ebraico: עליות, aliyot). La dodicesima e ultima porzione aperta (ebraico: פתוחה, petuchah) comprende le letture conclusive (ebraico: עליות, aliyot) 6 & 7.
Prima lettura — Genesi 47:28–48:9
Nella prima lettura (ebraico: עליה, aliyah), Giacobbe visse in Egitto 17 anni e raggiunse un'età di 147 anni. Quando si avvicinò alla morte, chiamò suo figlio Giuseppe e gli chiese di mettergli la mano sotto la coscia e di giurare di non seppellirlo in Egitto, ma di metterlo nella tomba di suo padre e suo nonno. Giuseppe acconsentì, ma Giacobbe insistette che glielo giurasse, cosa che Giuseppe fece. Dopodiché Giacobbe si prostrò sul capezzale del letto. In seguito, quando fu riferito a Giuseppe che suo padre si era ammalato, Giuseppe portò i figli Manasse ed Efraim a visitarlo. Giacobbe si alzò a sedere e disse a Giuseppe che Dio gli era apparso a Luz, lo aveva benedetto e gli aveva detto che avrebbe moltiplicato i suoi discendenti e avrebbe dato loro quella terra per sempre. Giacobbe adottò i figli di Giuseppe come propri figli e garantì loro l'eredità insieme agli altri figli. Giacobbe ricordò che quando era giunto da Paddan Aram, Rachele era morta in viaggio e l'aveva sepolta lungo la strada di Efrata, vicino a Betlemme. Giacobbe vide i figli di Giuseppe e gli chiese chi fossero e Giuseppe gli rispose che erano i figli che Dio gli aveva dato in Egitto; allora Giacobbe disse a Giuseppe di farli avvicinare al letto in modo che li potesse benedire. La prima lettura (ebraico: עליה, aliyah) termina qui.
Interpretazione intrabiblica
La parashah ha paralleli o viene discussa nelle seguenti fonti bibliche:
Genesi capitolo 49
Genesi 49:3-27, Deuteronomio 33:6-25 e Judges 5:14-18 contengono liste parallele delle dodici tribù, presentando caratterizzazioni contrastanti dei rispettivi punti salienti:
La benedizione di Ruben in Genesi 49:4 che lo depriva della benedizione del primogenito poiché era andato sul letto di Giacobbe e lo aveva degradato, richiama il resoconto di 35:22 Genesi dove Ruben giace con Bila, la concubina di Giacobbe, e Giacobbe lo viene a sapere.
Genesi capitolo 50
Quando Giuseppe in Genesi 50:20 dice ai suoi fratelli che gli avevano voluto male, ma che Dio lo volle per il suo bene in modo da salvare le vite di molte persone, richiama la sua spiegazione in Genesi 45:5 che Dio lo aveva mandato in Egitto prima dei suoi fratelli per salvare vite. Similmente, Salmo 105:16-17 narra che Dio volle una carestia sulla terra e inviò Giuseppe prima dei figli di Israele.
Comandamenti
Secondo Maimonide e lo Sefer ha-Chinuch, non ci sono comandamenti (mitzvot) in questa parshah.
Nella liturgia
Molti ebrei recitano Genesi 48:16 e Genesi 49:18 tre volte come parte della Tefilat HaDerech ("Preghiera del Viandante"), detta prima di partire per un viaggio.
Maqam settimanale
Nella Maqam settimanale, gli ebrei sefarditi ogni settimana basano i loro canti del servizio religioso sul contenuto della rispettiva parashah settimanale. Per la Parashah Vayechi, gli sefarditi usano la Maqam Hijaz, una maqam che esprime lutto e tristezza. Tale maqam è appropriata per questa parashah, poiché contiene l'episodio della morte di Giacobbe.
Haftarah
La haftarah della parashah è 1 Re 2:1-12
Collegamento con la parashah
Sia la parashah che la haftarah riportano i testamenti dei primi patriarchi di Israele ai loro figli, la parashah di Giacobbe (in 49 ) e la haftarah di David. Entrambe precedono il testamento con la frase "Quando fu vicino il tempo della sua morte". Sia la parashah che la haftarah usano la parola "va-yetzav" "egli diede istruzioni (fece raccomandazioni)". Una Midrash nota che entrambe usano un linguaggio che rispecchia la diminuzione dell'autorità del patriarca: la parasha narra di Giacobbe che supplica il figlio dicendo: "Se ho trovato grazia ai tuoi occhi ... Io ti prego di..." (o "per favore", o "abbi la bontà di"); la haftarah descrive David semplicemente con "David" invece di usare il titolo onorifico "Re David" usato nel capitolo precedente in 1:1. Sia nella parashah che nella haftarah, i patriarchi menzionano dispiaceri che li hanno afflitti durante i loro ultimi anni di vita: Giacobbe ricorda che suo figlio Ruben gli contaminò il letto e i figli Simeone e Levi uccisero uomini e bestie nella loro ira; David rammenta che suo nipote Ioab uccise Abner e Amasa e che Simei insultò David andando a Macanàim. Entrambi i patriarchi inoltre si lamentano di quei membri subordinati della famiglia che avevano agito con troppo zelo facendo sembrare che agissero a loro nome: Giacobbe se ne lamenta con Simeone e Levi e David con Ioab.
Riferimenti
Biblici
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Non rabbinici
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Note
Collegamenti esterni
(EN, HE, IT, YI)
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