Angelo Bianchetti (Milano, 1º gennaio 1911 – Savona, 1º gennaio 1994) è stato un architetto italiano.
Biografia
Angelo Bianchetti nacque a Milano nel 1911.
Studiò architettura al Politecnico di Milano, laureandosi nel 1934, dopo di che effettuò viaggi di perfezionamento in Germania, dove lavorò a Berlino negli studi di Ludwig Mies van der Rohe e incontrò Walter Gropius e Marcel Breuer.
Incominciò la sua attività in un momento basilare della polemica fra tradizionalisti e i razionalisti e si avvicinò a questi ultimi, mettendosi in evidenza alla Triennale di Milano del 1936.
In Italia collaborò con Giuseppe Pagano nel 1938, e con Cesare Pea progettò gli allestimenti di mostre e i padiglioni pubblicitari per le fiere. Un tema molto in auge nel ventennio fascista per promuovere un'immagine moderna e cosmopolita delle aziende italiane in Italia e nel mondo nelle grandi esposizioni internazionali.
Angelo Bianchetti negli anni precedenti alla seconda guerra mondiale collaborò con la rivista Casabella-Costruzioni, diretta da Giuseppe Pagano, assieme ad altri giovani architetti promettenti, quali Erberto Carboni, Marcello Nizzoli, Bruno Munari.
Tra le opere realizzate si ricorda il padiglione di Bianchetti e Pea alla Fiera di Milano nel 1938, quello per la Mostra del tessile nazionale a Roma nel 1939, quello alla Fiera di Milano del 1939, formato da un esile telaio a tre ordini coperto da leggeri voltini, nello stile tipico del razionalismo italiano.
Interessante si dimostrò lo scritto di Angelo Bianchetti e Cesare Pea del 1941, riguardante l'architettura pubblicitaria, che gettò le basi per le architetture pubblicitarie del paesaggio autostradale italiano del secondo dopoguerra:
Subito dopo la fine delle ostilità Bianchetti progettò una delle sue opere più significative, il Palazzo delle Nazioni alla Fiera di Milano (1946), nel quale la limpidezza degli elementi architettonici e il movimento delle scale manifestarono una totale accettazione delle teorie razionaliste.
La collaborazione con Pea si interruppe nel 1952, subito dopo il restauro del Palazzo Grassi a Venezia, con la costruzione di un teatro all'aperto.
Dopo lo stabilimento Durban's, nel 1963 realizzò la nuova sede dell'Istituto Autonomo per le Case Popolari di Milano, in cui espresse vari stili e anche qualche elemento anti-razionalista.
Nel 1958 costruì l'Autogrill "a piramide spaziale" di Villoresi Ovest; successivamente si impegnò dal 1959 al 1978 alla costruzione dei celebri Autogrill Pavesi a ponte sulle autostrade, undici a ponte, oltre a settanta aree di ristoro laterali in tutta Italia.
Note
Bibliografia
- Roberto Aloi, Esposizioni, architetture – allestimenti, Milano, Ulrico Hoepli Editore, 1960.
- (a cura di) Luciano Caramel, L'Europa dei razionalisti : pittura, scultura, architettura negli anni trenta, Milano, Electa, 1989.
- Simone Colafranceschi, Autogrill – Una storia italiana, Società editrice Il Mulino, 2007.
- Silvia Danesi e (a cura di) Luciano Patetta, Il razionalismo e l'architettura in Italia durante il fascismo, Milano, Electa, 1976.
- Carlo Pagani, Architettura italiana oggi, Milano, Hoepli, 1955.
- Ivo Pannaggi, Scritti di architettura, Macerata, La Nuovo Foglio, 1976.
- Agnoldo Pica, Architettura moderna in Italia, Milano, Hoepli, 1941.
- Agnoldo Pica, Storia della Triennale di Milano 1918-57, Milano, Edizioni del Milione, 1957.
- Agnoldo Pica e Roberto Alori, Mercati e negozi, Milano, Hoepli, 1959.
- Sergio Polano, Mostrare. L'allestimento in Italia dagli anni Venti agli anni Ottanta, Milano, Edizioni Lybra, 1988.
Voci correlate
- Storia dell'architettura
- Architettura italiana
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